Thanksgiving o Friendsgiving?

Alla scoperta della tradizione americana più recente!

Da sempre sappiamo che l’ultimo giovedì di novembre negli Stati Uniti (e in Brasile – ma questa è un’altra storia) si celebra il Thanksgiving in cui ci si riunisce con i parenti per ringraziare Dio, le divinità, il mondo, chiunque, per l’abbondanza di cibo e il procedere dell’anno.

Ma chi non può – o non vuole – incontrare i parenti? Ecco che nasce il Friendsgiving.

Cosa vuol dire?

La parola Friendsgiving è stata da poco inserita (gennaio 2020) nel vocabolario inglese, dopo essere stata a lungo nella watch list. L’etimologia è ovvia: si compone di friends – amici – e giving – dare – e si riferisce all’interazione informale che avviene durante la festa. È il Thanksgiving ma con gli amici e spesso si aggiunge alla più tradizionale festa.

Quando ha preso piede?

Cercando sul suddetto vocabolario, sembrerebbe che la festa sia nata intorno al 2007 grazie a un tweet; molti però credono che si possa andare ancora più indietro, alla famosa serie tv Friends per aver lanciato la naturalezza del passare le festività con gli amici più che con i parenti.

Quando si celebra?

Non esiste una data ufficiale per la sua celebrazione, ma molti hanno deciso di festeggiare il Friendsgiving il giorno prima del Thanksgiving – e quindi l’ultimo mercoledì di novembre – proprio per poter passare una giornata di festa (e di abbuffate) sia con gli amici che con la famiglia.

Il menu

Come dire: che Friendsgiving sarebbe se non ci fosse il tacchino?? La festa, come abbiamo detto, è nata come spin-off del più tradizionale Thanksgiving e da questo ha rubato anche il menu: tacchino, torta di mirtilli, gravy (salsa fatta con il sugo dell’arrosto), pure di patate, verdure di stagione… chi festeggia entrambe le giornate ha il pranzo pronto per altre 2 settimane!

Sapevate già di questa nuova tradizione o è stato un vero shock? Beh per chi è adesso in USA vale la pena di provarla!

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