Perchè affrontare un anno scolastico estero?

La mia esperienza negli Stati Uniti

” Un proverbio cinese dice: “chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”; ed ad oggi credo che questa frase non possa essere più vera.        Guardo ai miei dieci mesi che mi aspettano dall’altra parte del mondo, a 8.631 chilometri di distanza dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla mia vita qui in Italia come ad una linea da oltrepassare per continuare a costruire il mio bagaglio culturale. Credo di poter rispondere a questa domanda con una semplice parola DESIDERIO, desiderio di crescere, conoscere, scoprire, amare e visitare; desiderio di guardare ad una nuova me. Perché credo che i viaggi, soprattutto quando si è da soli, siano dei momenti da ricordare, custodire e ammirare.

La mia scelta nell’affrontare questa esperienza è avvenuta senza troppi programmi, appena ho sentito parlare di questa possibilità ho deciso quello che avrei fatto nel prossimo anno. I miei genitori e soprattutto mia mamma sono stati molto felici di appoggiarmi, anche se non sono mancati i loro momenti di sconforto, alcune volte mi capita di pensare a quando sarò lontana da casa ma credo che la mancanza sia relativa rispetto al mondo che mi attende. Credo che diventare un exchange student sia il sogno di qualsiasi adolescente e mi ritengo molto fortunata perché l’anno all’estero non si fa solo per il divertimento, come molti credono, ma per l’interesse delle nuove culture, la voglia di mettersi in gioco, le curiosità e l’irrefrenabile voglia di ritornare a viaggiare. L’anno all’estero è quella cosa che ti fa crescere, ti apre la mente ma anche un piccolo nuovo mondo. Questo è un pensiero che rivolgo a me stessa quando partirò tra soli due mesi, ma anche ai futuri exchange students: “buttatevi, non rimandate il momento e afferrate la felicità, fate nuove conoscenze, siate soddisfatti delle vostre capacità perché un anno lontani da casa non è da tutti, siate disposti a tutto e non arrendetevi mai in vista del primo ostacolo, urlate un grandissimo SII a tutti quei piccoli momenti che vivrete per realizzare il vostro sogno. Perché <<Life begins at the end of your comfort zone>>

Gaia – Anno Scolastico, Washington (Stati Uniti)

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