I tesori perduti del Tamigi

tesori perduti del tamigi

Alla scoperta dei Mudlark (rovistatori del fango) e del loro lavoro.

Quando si va a Londra non puoi non attraversare almeno uno dei suoi ponti. Mentre cammini sul Tower Bridge, dai un’occhiata al Tamigi, scoprirai che ha dei cambiamenti drastici durante le fasi di alta e bassa marea tanto da arrivare fino a 7 mt. di differenza da un’ora all’altra del giorno.

Quando la marea è bassa noterai un via-vai di gente su scale nascoste e passerelle che si affrettano ad andare sugli argini ora percorribili. Queste persone sono i cosiddetti Mudlarks dei veri e propri cacciatori di tesori del fango.

Cosa si trova nel Tamigi?

Il fiume londinese è ricco di piccoli tesori, basti pensare che si sono ritrovati gioielli di ogni epoca, da quella romana ai giorni nostri. Oltre ai gioielli, ci sono stati anche diversi ritrovamenti storici di grande importanza: dalle trappole per la pesca di periodo sassone a zanne di Mammut.

Per tutti questi ritrovamenti il Tamigi è considerato uno dei siti archeologici più importanti, e grandi, al mondo. Molti degli oggetti che vedi esposti nei diversi musei londinesi hanno indicato nella targhetta il ritrovamento in the Thames.

Proprio per questo essere un Mudlark è diventato un vero e proprio lavoro con tanto di licenza e con delle regole ben precise da seguire: ogni ritrovamento va infatti dichiarato e solo se non viene considerato di grande importanza storica può essere tenuto dal trovatore.

Peccato non poter scendere anche noi a cercare qualche piccolo tesoro, chissà cosa potremmo trovare!

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