Le migliori leggende irlandesi

Lasciati affascinare dal folklore irlandese

L’Irlanda è ricca di incredibili leggende e miti che si sono tramandati di generazione in generazione. Tutti conosciamo, almeno di nome, le Banshee, le fate, i leprecani che nascondono pentole d’oro alla fine dell’arcobaleno… tutti questi racconti fantastici sono parte integrante della cultura e della storia irlandese.

Alcune storie sono state tramandate uguali per secoli, vediamo allora alcune delle più popolari!

Children of Lir – storia di una maledizione

Re Lir era il regnante del mare e ha avuto diversi figli: tre maschi e una femmina. La madre dei bambini purtroppo morì dando alla luce i gemelli più giovani: Fiachra e Conn. Re Lir sposò quindi la sorella della prima moglie Aoife per non rimanere solo.

La donna divenne però incredibilmente gelosa del tempo che il re passava con i suoi figli e decise di utilizzare i propri poteri per distruggere la loro felicità. Non poteva di certo ucciderli, quindi decise di portarli al lago vicino e di trasformarli in cigni e vincolandoli a quella vita per 900 anni. La figlia del re, però, riuscì ad avvisare il padre e far bandire la regina.

I figli del re passarono 900 anni in quel lago fino a che una campana risuonò mettendo fine alla loro maledizione e rendendoli nuovamente umani, anche se ormai non più giovani.

L’arpa di Dagda – attenzione alla musica

Dagda era un’antica divinità che si dice fosse il padre dei Tuatha dé Danann (antico popolo irlandese). Il dio possedeva incredibili poteri oltre a diverse armi e un’arpa fatta del legno più pregiato misto a oro e gioielli. L’apra suonava solo per lui e le note emesse avevano anch’esse potere.

Una volta l’arpa gli venne rubata, ma non appena ne tornò in possesso toccò tre corde, solo tre: la prima suonò la Musica delle Lacrime facendo piangere tutti incontrollabilmente, la seconda suonò la Musica dell’Allegria facendo esplodere tutti in risate isteriche, la terza suonò la Musica del Sonno che fece cadere tutti in un sonno profondo.

Finn MacCool – una storia di giganti

Si dice che Finn MacCool, gigante irlandese, era così arrabbiato con i suoi vicini scozzesi che costruì una strada appositamente per combatterli (Giants Causeway).

Un giorno decise di sfidare il suo rivale Benandonner a una resa dei conti, ma accorgendosi che era molto più grande di lui, Finn corse a casa e si fece aiutare dalla moglie Oonagh a ingannarlo. Lui si finse un neonato nascondendosi nella culla, mentre Benandonner veniva accolto dalla moglie che intanto gli faceva credere che Finn fosse un vero colosso senza rivali. Spaventato alla sola idea di affrontarlo, Benandonner fece dietrofront per tornare in Scozia.

Finn lo inseguì. Scavò un’enorme buca nel terreno, che si riempì d’acqua e divenne il lago più grande d’Irlanda – Lough Neagh – e tirò a Benandonner tutta la terra. La terra mancò Benandonner e si adagio in mezzo al mare diventando l’Isola di Man.

I due giganti distrussero poi la strada che collegava Scozia e Irlanda, lasciando solo i due piccoli monconi ben visibili ancora oggi.

Tír na nÓg – la terra della giovinezza

Tír na nÓg, la terra dell’eterna giovinezza, è un regno fatato in cui gli abitanti hanno il dono dell’eterna giovinezza, della bellezza e della felicità. I mortali possono accedere a Tír na nÓg solo se invitati. Una delle leggende più conosciute su questa terra, è quella di Oisín.

Un giorno Oisín era fuori a caccia con alcuni suoi compagni, quando videro una donna bellissima sulla costa. La donna era Niahm, la figlia del dio del mare di Tír na nÓg.

Oisín decise di presentarsi, al contrario dei suoi compagni che erano terrorizzati dalla donna fatata, e i due si innamorarono perdutamente. Niahm lo invitò quindi a seguirla nel regno dell’eterna giovinezza e lì Oisín potè godere di tutte le gioie del luogo. Dopo qualche tempo però iniziò ad avere nostalgia di casa, così Niahm gli diede un cavallo per poterli andare a trovare. Gli disse però che non sarebbe potuto scendere dal destriero o sarebbe tornato mortale e non avrebbe più potuto accedere a Tír na nÓg.

Oisín andò così verso casa non trovando però nulla di quanto ricordava. Avendo chiesto informazioni ad alcuni passanti, questi gli dissero che tutti coloro che conosceva erano morti da diversi anni. Oisín si rese conto che il tempo era passato diversamente e, devastato da quella scoperta, cadde da cavallo diventando immediatamente un vecchio.

Come Niahm aveva predetto, una volta toccato terra non riuscì più a tornare a Tír na nÓg.

Anche se sono solo quattro, queste sono le storie più popolari del folklore irlandese! Ce ne sarebbero davvero a migliaia, magari ne riparliamo più avanti 😉

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