Gli alberi di Natale sono una tradizione davvero strana se ci si pensa. Ogni dicembre persone di ogni parte del mondo vanno a scegliere l’albero di Natale che più gli piace – che sia finto, tagliato di fresco o in vaso – per addobbarlo e poi smontarlo a gennaio.

I sempreverde sono un elemento decorativo da tempi davvero antichissimi quando ancora venivano utilizzati nelle celebrazioni del solstizio d’inverno in quanto significavano la vittoria della vita e della luce sulla morte e sull’oscurità.

È difficile però risalire a quando questo simbolo pagano sia entrato di diritto nelle festività cristiane di tutto il mondo e come invece sia tornato a un significato più laico. Proviamo allora a ripercorrerne la storia.

Lettonia ed Estonia

Entrambi i Paesi si contendono la nascita del primo albero di Natale. Si dice che la gilda delle Teste Nere abbia portato nelle rispettive capitali – e in tempi molto diversi – il primo albero che venne addobbato e successivamente bruciato in una pira. Sembrerebbe che questa celebrazione avesse ben poco a che fare con il Natale, ma il fatto non ha fermato i due Paesi nel contenzioso.

Germania

Si dice che il primo albero di Natale sia invece nato in Alsazia nel XVI secolo – ora la regione è francese. Secondo gli storici il primo albero fu portato davanti alla cattedrale di Strasburgo e che questa idea piacque talmente tanto che diverse città della regione la copiarono. Si dice che l’albero simboleggiasse il Giardino dell’Eden o che volesse essere un’evoluzione della piramide di Natale (un oggetto di legno su cui venivano poste diverse Icone), ma sembra che volesse invece essere un simbolo neutrale del cristianesimo che in quegli anni si stava sfaldando in diverse confessioni.

Si dice poi che proprio i tedeschi abbiano portato questa tradizione in giro per il mondo

Gran Bretagna

Cosa lega la Germania alla Gran Bretagna? Beh davvero tanti regnanti hanno origini tedesche, ma la prima a introdurre l’albero oltre la Manica, è stata la Regina Carlotta – moglie di Re Giorgio III – a metà del XVIII secolo.

Fu però un’altra regina che rese iconico l’albero addobbato: Vittoria. Nel 1848 la regina e il marito catturarono l’immaginazione di tutto il mondo grazie a un’illustrazione pubblicata sul Illustrated London News in cui venivano raffigurati insieme alla famiglia nell’intento di ammirare un albero addobbato di diverse decorazioni e da decine di candele. Si può dire che la Regina fosse una vera influencer del suo tempo.

Fun fact sull’albero di Natale che si trova a Trafalgar Square: dal 1947 viene donato dalla Norvegia come ringraziamento per aver nascosto la famiglia regnante norvegese durante la Seconda Guerra Mondiale – quest’anno ha creato un po’ di polemiche e di satira, guardate sui social 😉

Stati Uniti

Anche in questo caso abbiamo a che fare con un legame sia alla Germania che alla Gran Bretagna: la tradizione venne prima importata dai soldati hessiani – alleati degli inglesi – che arrivarono in Nord America durante la Guerra d’Indipendenza. Fu però la stessa illustrazione della Regina Vittoria a rendere popolare l’albero di Natale, anche se l’illustrazione venne modificata per rappresentare una famiglia più tipicamente americana e molto meno “casa regnante inglese”.

Ad oggi lo sappiamo, l’albero più famoso di tutto il mondo si trova al Rockefeller Centre di New York.

Italia

Passiamo ora nel nostro Paese. A quanto pare il primo albero di Natale addobbato in Italia fu grazie alla Regina Margherita di Savoia al Quirinale nella seconda metà dell’ottocento, molto probabilmente ha portato la tradizione grazie ai tanti viaggi nel resto d’Europa, e alla sua curiosità, o più probabilmente anche lei ha seguito l’esempio della Regina Vittoria, che in quel periodo dettava tendenza.

Ad oggi gli alberi di Natale non sono più strettamente legati alla tradizione cristiana, ma restano un simbolo di unione, d’altronde cosa c’è di più bello di preparare l’albero insieme ai propri amici o famigliari?